Gelato, una bontà senza stagioni
Un buon gelato è il cibo perfetto nelle giornate bollenti come spesso è successo in questa estate. E’ il dessert più amato da grandi e piccini di tutto il mondo, tanto da essere l’unico alimento per cui il Parlamento Europeo ha indetto – il 24 marzo di ogni anno – “la Giornata europea del gelato artigianale”. In questa data, nelle maggiori città europee non mancano manifestazioni, concorsi ed eventi per promuovere e diffondere la cultura di questo prodotto genuino e naturale.
La sua origine è un vero e proprio mistero. Qualcuno afferma che già nella Bibbia vi si trovi traccia: “Isacco porgeva al padre Abramo una bevanda gelata a base di latte di capra per alleviare la sua fatica” (un passo del Libro). Qualcun altro narra invece che la prima coppa di gelato sia stata ritrovata all’interno di un sarcofago in una tomba egizia. Ciò che è certo è che si fa cenno di questo alimento nelle poesie greche e nell’antica raccolta di odi cinesi di Shih Ching. Nel 1686, un cuoco siciliano inaugurò a Parigi la prima gelateria, il “Cafè Preocope”, dove ancora oggi è possibile essere deliziati da una gustosa coppa. E’ proprio qui che Francesco Procopio dei Coltelli serviva il suo primo sorbetto: un antenato del gelato odierno a base di frutta, fiori d’anice o crema frangipane. Durante il rinascimento, fu il cibo preferito di Caterina de Medici e di altri illustri personaggi come Voltaire, Diderot e Victor Hugo. Nel 1903 Italo Marchioni, un cittadino bellunese, ricevette il brevetto per l’invenzione del cono gelato conferendo a questa deliziosa specialità il posto d’onore fra gli street food di tutto il mondo.

Nel 2015 il maestro gelatiere Giorgio Zanatta omaggiò il Pontefice ideando la famosa ricetta del “gelato di Papa Francesco”: una morbida crema Chantilly e dulce de leche con una copertura croccante di cioccolato al gianduia.
Oggi il gelato è gustato ovunque come dessert di fine pasto, offerto come merenda refrigerante oppure utilizzato come “comfort food” in giornate particolarmente difficili. Ciò che è certo è che è un alimento sano a cui non si può davvero fare a meno.
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